I toni trionfalistici sono la norma quando si tirano le somme: ma senza indulgervi, non possiamo che prendere atto di quanto il primo convegno annuale dell’ANDA presso il Conservatorio "Vecchi-Tonelli" di Modena, dallo scorso 29 settembre al 1° ottobre, sia giunto del tutto inaspettato come successo epocale, come potrebbe confermarvi qualunque vostro collega si sia trovato presente.
Che il programma fosse ricco e composito, questo già si percepiva dalle proposte arrivate, e dal programma che abbiamo pubblicato il mese prima dell’inizio. Ma che il risultato sarebbe stato così effervescente e multidisciplinare, ecco, questo era difficile da pensare. Eppure sono successe cose mai viste: musicisti, musicologi presenti alle relazioni di chi veniva dall’ABA o dall’ISIA che ascoltavano con occhi sgranati le meraviglie della ricerca sui materiali; storici dell’arte, pittori, scultori che si confrontavano con chi ha passato la vita a studiare partiture; restauratori che si interessavano alla storia della danza, e così via.
È stato un momento di confronto, privo di sbarramenti di disciplina, mai sperimentato in tutta la storia più che ventennale dell’AFAM: e tutti noi, come ANDA, dobbiamo essere orgogliosi di averlo reso possibile.
Ringraziamo tutti, in particolar modo coloro che a Modena hanno portato il bene delle loro esperienze, e tutti coloro che hanno lavorato gratis dietro le quinte, per puro entusiasmo, e per amore dell’arte nel senso più nobile del termine.
Arrivederci al II convegno annuale. |