reclutamento
In viaggio

Passato lo scoglio del Consiglio di Stato, la navigazione del Regolamento per il reclutamento cerca l’approdo a Itaca tra contrattempi che fanno un baffo a quelli di Ulisse. L’attraversamento della discussione al Senato e alla Camera sarà l’ennesima vicissitudine: il testo d’altro canto è quello che è, la menomazione fatta testo di legge, studi di terzo livello immaginati da qualcuno che ha faticato non poco a venir fuori dal secondo. Possiamo soltanto sperare che tutti quegli articoli incontrino una Circe pietosa, una mano fatata che restituisca loro fattezze umane, emendando le pochezze più evidenti. Scegliamo fior da fiore: chiarito che il superamento del DM 180/2023 si avrà soltanto a procedure concluse per la nuova abilitazione, si diventa commissari per la fatidica Abilitazione Artistica Nazionale non attraverso valori oggettivi — che per l’Università sono i valori soglia dei settori bibliometrici della Legge 589/2018 — ma molto più placidamente attraverso una «positiva valutazione» dei Nuclei di Valutazione: sarà interessante contemplare i valutati che emergeranno da siffatto draconiano sbarramento. Ovviamente, con stipendi che sono meno di un terzo di quelli dell’Università, i signori commissari chiamati a giudicare i colleghi condivideranno con i loro colleghi professori ordinari l’alto onore di lavorare gratis, senza neppure il miserabile rimborso spese garantito dal DM 180/2023 tanto criticato. E i titoli artistico-professionali da valutare, ovvero «pubblicazioni» non meglio specificate: anche il post su Facebook? Anche l’articolo su Cronache di Sgurgola Inferiore? E quanti professori emeriti avrà l’AFAM, se tali si diventa soltanto dopo almeno 20 anni di ruolo, laddove abbiamo precari che al ruolo arrivano non prima che si siano inoltrati negli «anta» almeno per un paio di lustri? Concludiamo il florilegio con i novelli ricercatori che, per i successivi 10 anni dall’entrata in vigore del regolamento, potranno diventare tali pur privi di quel dottorato di ricerca che l’AFAM agogna dall’ormai lontanissimo 1999. Ci fermiamo qui per carità di patria. Non v’è dubbio che è un passo avanti, ovviamente. Ma altrettanto ovviamente adesso bisogna cominciare a ragionare sull’ingresso di tutto il comparto nell’Università, onori ed oneri compresi. Così non funziona, non funzionerà mai.

Il link qui sotto: venghino signore e signori, venghino. A seconda dello stato d’animo, si piange o si ride. Buon divertimento.

 

https://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/1410181.pdf?fbclid=IwAR0WibczZV4HAcOReNI-Cg19yAMXt-U_Na2IapfLhn2ejqsKy-hGmByrgao_aem_AbK2QhClimPcI00SL_o0GKz6_TN2_1u3qzay186TQEWMzb2pHwEZSs0aHni8lEXuNgE

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