Il rogo dell’anima

Non è stata la prima volta, non sarà l’ultima che in Afghanistan i talebani brucino degli strumenti musicali. Erano strumenti che, a quanto riportato dai media, servivano ad allietare matrimoni, una delle poche occasioni di ascoltare musica dal vivo in quel Paese. La solidarietà dell’ANDA – e ci piacerebbe che le nostre istituzioni si attivassero per questi artisti perseguitati – vada a loro, i nostri colleghi musicisti cui sono stati distrutti i mezzi per guadagnarsi da vivere: e un pezzo della loro anima.