L’anno scorso i fantomatici «corsi di formazione alla ricerca» AFAM evocati dalla legge 508/99 ricevettero finalmente il nome che spettava loro di diritto, quello di «dottorati di ricerca»: una trasformazione resa possibile grazie ad alcune favorevoli circostanze che, in sede parlamentare, permisero di compiere quella magia con un semplice tocco di bacchetta magica – pardon, di penna. Alla luce dell’appena approvata Abilitazione Artistica Nazionale, dobbiamo a gran voce chiedere che cambi anche la denominazione dei titoli di studio che le nostre istituzioni rilasciano. Si chiamano, al momento, «diplomi accademici di secondo livello […dei quali] sono dichiarate le equipollenze tra i titoli di studio rilasciati ai sensi della presente legge e i titoli di studio universitari al fine esclusivo dell’ammissione ai pubblici concorsi per l’accesso alle qualifiche funzionali del pubblico impiego per le quali ne è prescritto il possesso». Un contorsionismo lessicale messo in opera per non sfiorare neppure per sbaglio la primazia dell’Università. Ma se – come in Italia – i titoli di studio hanno valore legale, tale valore può essere sfruttato in unico modo, per procurarsi un’occupazione alla loro altezza. I nostri – e questo è scritto nero su bianco – sono lauree a tutti gli effetti quando servono (vivaddio!), ma sia mai che qualcuno li chiami impropriamente come dovrebbe, «lauree», anche se basta imbattersi in un gruppo festante di studenti coronati d’alloro in uscita da un Conservatorio, da un’Accademia, da un’ISIA, per sentire pronunciare la parola proibita qualche centinaio di volte, e non ci pare che mai una qualche forza dell’ordine sia intervenuta ad impedire il crimine. Che cosa stiamo aspettando? L’AFAM è già una Università di fatto se non di nome, esattamente come un principe è un principe anche se ranocchio: a farlo uscire dalla palude — come le favole insegnano — basta avere il coraggio di dargli un bacio. È da gesti semplici, come chiamare le cose col loro nome, che comincia un lieto fine.
Il principe ranocchio
26 Aprile 2023
716 Views
2 Min Read

You may also like
Stato dell’arte
7 Febbraio 2025
Nel pomeriggio del 4 febbraio u.s. l’ANDA ha incontrato la Dottoressa Sara Lorenzon (Ufficio VI – stato giuridico ed economico del personale AFAM della...
Un passo in avanti
31 Gennaio 2025
Nei mesi scorsi si sono svolte le audizioni della VII commissione “Istruzione” del Senato della Repubblica per l’affare assegnato n. 372 sullo stato di...
La notizia buona e quella cattiva
8 Gennaio 2025
Il 24 dicembre scorso alle ore 12.58, mentre i pensieri di tutti i lavoratori dell’AFAM erano rivolti alla vigilia di Natale, il MUR come ultimo lascito...
Articoli recenti
Archivi
- Febbraio 2025
- Gennaio 2025
- Dicembre 2024
- Novembre 2024
- Ottobre 2024
- Settembre 2024
- Agosto 2024
- Giugno 2024
- Maggio 2024
- Marzo 2024
- Febbraio 2024
- Gennaio 2024
- Novembre 2023
- Ottobre 2023
- Settembre 2023
- Agosto 2023
- Luglio 2023
- Giugno 2023
- Maggio 2023
- Aprile 2023
- Marzo 2023
- Febbraio 2023
- Gennaio 2023
- Dicembre 2022
- Novembre 2022
- Settembre 2022
- Agosto 2022
- Luglio 2022
- Giugno 2022
- Maggio 2022
- Aprile 2022
- Marzo 2022
- Febbraio 2022
- Gennaio 2022
- Dicembre 2021
- Novembre 2021
- Ottobre 2021
- Settembre 2021
- Agosto 2021
- Luglio 2021
- Giugno 2021
- Maggio 2021
- Aprile 2021
Add Comment