Nel mondo europeo della Higher Arts Education, i dottorati in ambito artistico non sono più una sperimentazione: sono una dimensione strutturale del sistema. Sotto l’impulso del Processo di Bologna e del riconoscimento della ricerca artistica come modalità epistemica a pieno titolo, diversi Paesi hanno costruito negli ultimi vent’anni percorsi di terzo livello capaci di integrare produzione artistica, riflessione teorica, impatto sociale.
In un’Europa in cui la ricerca artistica è sempre più protagonista di reti, progetti Horizon e istituzioni di eccellenza, restare fermi significherebbe marginalizzarsi. L’AFAM ha competenze, idee, esperienze: occorre adesso una cornice normativa e politica che le faccia fiorire.
E in Italia? Un punto di svolta, ma…
Nel 2024 si è compiuto un passaggio storico con il DM n. 470 e l’istituzione dei Dottorati AFAM. Ma oggi, a pochi mesi dall’avvio della nuova tornata, siamo di nuovo in una fase di stallo. Mentre le università hanno già pubblicato i bandi per il XLI ciclo, l’AFAM attende i fondi per proseguire l’esperienza inaugurata. Un ritardo che rischia di scoraggiare docenti, studenti e strutture, proprio nel momento in cui sarebbe necessario consolidare e ampliare il modello.
Il problema è duplice:
- Sul piano normativo, manca ancora un riconoscimento pieno della ricerca artistica come ricerca accademica, con i suoi metodi, i suoi formati, i suoi criteri.
- Sul piano istituzionale, l’AFAM è ancora priva di una struttura di governance del terzo ciclo, con una cabina di regia e una rete di coordinamento nazionale.
In confronto con gli altri Paesi europei, l’Italia appare in ritardo. Eppure, le competenze ci sono: docenti attivi nella produzione e nella ricerca, archivi storici, collezioni strumentali, laboratori e progetti già finanziati da fondi PNRR o Erasmus+.
L’ANDA lancia un appello chiaro: serve una strategia di sistema.
- Definire una normativa sul riconoscimento delle ore di impiego nei collegi dottorali per i professori.
- Avere un finanziamento stabile e strutturale dei dottorati in AFAM, che garantisca continuità e pari dignità rispetto al sistema universitario.
- Costruire una rete europea di riferimento per scambi, co-tutele, bandi congiunti, condividendo strumenti, modelli, buone pratiche.