Ieri, 25 gennaio 2022, è stato pubblicato il Decreto Direttoriale n. 74 della Direzione generale della ricerca del MUR, ossia il bando PRIN 2022. Riservandoci una eventuale e più approfondita valutazione, diamo atto alla Direzione generale della ricerca del MUR di aver inserito per la prima volta l’AFAM all’interno del bando: ricordiamo come nel bando precedente l’AFAM era entrata dalla finestra, nelle FAQ ad esso collegate, e soltanto perché era si era dato esito alla sentenza del TAR del Lazio a seguito del ricorso presentato dall’Accademia di Belle Arti di Roma per l’esclusione al Bando PRIN 2017.
Avevamo già fatto presente (giochiamo al PRIN) come pur trattandosi di svolta epocale, per l’AFAM vi sono state grandi difficoltà a partecipare: dalla mancanza di un adeguamento strutturale della piattaforma alla completa assenza di uffici dedicati alla ricerca. Il nodo, oggi come nel passato, rimane quello della valutazione dei bandi. Al momento non vi sono valutatori AFAM per i PRIN e la partita risulta impari con il mondo universitario.
Un’ultima annotazione: l’articolo 1, comma 4, lettera i del bando chiarisce che «Agli effetti del presente decreto si intendono […] per professori, i professori universitari a tempo indeterminato e i docenti di prima e di seconda fascia delle AFAM», stabilendo tra essi una equiparazione. Una domanda sorge spontanea: perché l’AFAM è ancora fuori dal sistema universitario? Cui prodest?
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